le castagne
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CUCINA |
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Della castagna, in Europa, ne parlò per primo Senofonte nel IV secolo a.C. definendo il castagno "albero del pane".
La Castagna
ha ricoperto per molto tempo, un posto importante nell'alimentazione umana e nel medioevo , grazie alla contessa Matilde di Canossama, si ebbero i primi segnali della sua coltivazione.
Nel diciottesimo secolo in Francia la castagna diventa prezioso ingrediente per la preparazione di dolci come i marrons glacés e preparati simili al cioccolato.
La Castanea sativa appartiene alla famiglia delle fagacee. E' una pianta antica, risale al Cenozoico ed è diffusa nella vasta area che va dall'Asia minore all'Europa meridionale, all'Algeria.
Il castagno è longevo e cresce molto lentamente.
Può raggiungere i trentacinque metri di altezza e i due metri di diametro.
I frutti maturano in aututtno, da settembre a novembre.
Le castagne sono il frutto del castagno selvatico e ogni riccio contiene generalmente tre frutti; i marroni sono il frutto degli alberi coltivati e ogni riccio ne contiene uno solo.
L'Italia conta la maggiore superficie di castagneti in Europa, con circa 800.000 ettari.
Le varietà presenti in Italia sono circa trecento;
Alimentazione -
La composizione della castagna è simile a quella del grano ma il valore nutritivo è inferiore.
L'apporto calorico delle castagne fresche è pari a 210 calorie c.a per 100 g. Contengono proteine vegetali, sali minerali, vitamine idrosolubili sono prive di vitamina C.